Relazione Genitori-Figli

Le dinamiche familiari sono spesso caratterizzate da conflittualità. A volte i livelli di scontro generano incomprensione e rotture nei legami, che destabilizzano l’intero nucleo familiare  o alcuni elementi di esso. È in questi casi che la coppia genitoriale può entrare in crisi o possono insorgere problemi nei figli. Terapia di coppia e sostegno alla genitorialità sono strumenti utili per affrontare e risolvere i conflitti e per apprendere nuove modalità di comunicazione.

Essere genitori è un compito di grande responsabilità per il quale non c’è formazione, perciò è facile sentirsi in difficoltà o accorgersi di non essere efficaci, soprattutto quando i figli diventano adolescenti e si aprono scenari familiari conflittuali.

Processo Terapeutico

Una consulenza psicologica può aiutare i genitori a identificare bene il problema che stanno vivendo con la figlia / il figlio, a sondare insieme le possibili soluzioni ed a costruire il percorso più efficace per risolvere la problematica. Gli incontri terapeutici rappresentano un’occasione per confrontarsi con un esperto in merito al benessere psicologico familiare.

Spesso succede che atteggiamenti problematici nei figli, soprattutto se piccoli, costituiscono dei segnali, dei tentativi inconsapevoli di comunicare un bisogno di attenzioni, di essere ascoltati,  compresi e sostenuti. Avere l’opportunità per i genitori di poter riflettere con attenzione su questi segnali problematici dei figli, senza giudicarli “normali” o “patologici”, ma semplicemente come delle forme di comunicazione al di là delle parole,  costituisce un modo per portare il benessere dei figli al centro della famiglia e migliorare la relazione  con loro e la solidità familiare.

La Mia Esperienza

Nella mia esperienza professionale privata ho affrontato diversi casi legati all’accettazione delle dinamiche adolescenziali ed al disagio dei figli connesso alla separazione dei genitori.

Mi sono occupato, inoltre, di aiutare diverse coppie genitoriali nel comprendere meglio i loro figli, che esprimevano disagio tramite comportamenti problematici, nel migliorare le pratiche educative.